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Backup e sicurezza dei dati: la regola del 3 2 1 1 0

Sicurezza dei dati: il backup e la “misteriosa” regola del 3 2 1 1 0

Eccovi la strategia del backup 3 2 1 per la messa sicurezza dei dati suggerita da Momit!

Siate sinceri. Che sensazione avete provato quando il vostro hard disk è accidentalmente caduto a terra e si è generato un irrimediabile guasto hardware che vi ha fatto perdere tutti i dati? Ecco, moltiplicate quella brutta, bruttissima sensazione, per 10, 100 e forse anche 1000 volte qualora ad essere compromessi siano i vostri dati aziendali.

Fatture, fornitori, clienti, documenti, file vari. Tutto perso. Probabilmente per sempre. Sarebbe un tuffo nel passato, e forse anche nel vuoto. Eppure la soluzione per salvaguardare i dati c’è ed è piuttosto semplice da attuare: il backup.

Un backup è la realizzazione di una o più copie di tutti i vostri dati, dai più significativi e remoti ai più recenti, secondo priorità che voi stessi andrete a stabilire.

Ogni giorno andiamo incontro a possibili cancellazioni casuali, infezioni da virus e improvvisi guasti hardware. Tutto ciò può compromettere la funzione del disco – o di una sua porzione – in cui sono conservati i dati.

Ecco perché avere una strategia di backup offre delle certezze in più alla vostra azienda. Il discorso vale naturalmente anche per chi non fa un utilizzo professionale dei propri dati. Perdere foto personali, ad esempio, significa perdere ricordi, non solo il numero di byte che compongono i file.

Come vedremo alla fine di questo articolo, Momit può aiutare professionisti, aziende, o semplici internauti a custodire e conservare i dati. Avvalendosi delle più moderne tecnologie attualmente disponibili sul mercato, offre servizi in datacenter e piani economici scalabili a seconda delle reali esigenze dei propri clienti.

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La misteriosa strategia per la sicurezza dei dati

Esiste un metodo per garantirsi la piena custodia dei propri dati in assoluta sicurezza. È la regola del backup 3 2 1, ideata da Peter Krogh che no, non è un allenatore di calcio.

Secondo Krogh, affermato fotografo americano noto per la gestione del patrimonio digitale, le persone che in tutto il mondo hanno a che fare con i dati si dividono in due categorie: coloro che hanno già vissuto una perdita di dati, e coloro che in futuro, purtroppo, vivranno la stessa esperienza.

Per questo motivo Krogh ha ideato la regola del 3 2 1 che, come vedremo tra poco, si è poi evoluta nella regola del 3 2 1 1 0: una ben precisa metodologia tesa a conservare in maniera ordinata e consapevole i propri dati.

Semplificando al massimo, la regola prevede che si debbano possedere 3 copie dei propri dati, che si debbano conservare su 2 supporti diversi e che 1 copia debba essere “off-site”.

In pratica, non basta lavorare sui dati del proprio computer o del proprio sistema di archiviazione, come ad esempio i Nas: è necessario avere più copie dei dati. Il disco su cui si lavora di continuo è infatti soggetto a molteplici sollecitazioni e ad un logorio costante nel tempo che potrebbe comprometterne la funzionalità. Un backup affidabile prevede almeno tre copie, preferibilmente in posti separati.

La regola del 3 2 1 si chiude con un’altra prescrizione: conservare una copia del backup off-site, cioè decisamente lontani dall’ambiente in cui si trovano le altre copie. Non nella stessa azienda, per intenderci.

Perchè seguire la regola

Una scelta che può apparire esagerata, ma che nasce dalla constatazione, ormai quotidiana, della presenza di errori umani e fattori meccanici in grado di vanificare il recupero dei dati.

Esistono poi le violazioni dei sistemi informatici con modalità, come quella del ransomware, che limitano l’accesso al proprio dispositivo e che precludono l’accesso ai dati. Ecco che occorre adottare adeguate misure di sicurezza per minimizzare il più possibile la perdita di dati.

Avere tre copie (una delle quali è quella su cui abitualmente si lavora) aiuta senza dubbio. Ma, seguendo la regola, occorre conservare le copie su due supporti differenti. Non necessariamente le copie di dati devono trovarsi su due tipologie hardware differenti; piuttosto, devono essere separate fisicamente, poste in ambienti differenti.

Se i dati sono le copie nei dischi di un classico Ced (centro elaborazione dati), la copia può stare anche in dischi simili, ma non nello stesso Ced. In caso di eventi non prevedibili -come incendi, allagamenti, furti- affiancabili ad improvvisi malfunzionamenti, la presenza dei dati in ambienti separati contribuirà a salvaguardarli.

Ricordando infine l’ ultima prescrizione, se i dati si trovassero nello stesso ambiente ma in Ced diversi, rischierebbero comunque di essere compromessi. Solo se un’ennesima copia si trova in un Ced non allocato nell’azienda, appunto off-site, i dati possono dirsi salvi.

Soluzioni Cloud

In quest’ottica si fanno sempre più avanti le soluzioni cloud : la copia dei dati è allocata in macchine fisicamente lontane da quelli aziendali ma ugualmente di facile accesso. Soluzioni che possono essere offerte da un fornitore di servizi secondo contratti, o di servizi specifici -come Google Drive, OneDrive, iCloud, Dropbox.

Occorre tuttavia prestare la massima attenzione in fase di configurazione. Bisognerà capire, ad esempio, se è prevista una sincronizzazione; in caso di cancellazione di un file dal proprio computer, questa eliminerebbe simultaneamente il file anche sul cloud. Alcuni cloud permettono un recupero dello storico, altri no.

Come detto, la regola del backup 3 2 1 si è nel corso degli anni “evoluta” nella regola del 3 2 1 1 0, ancora più corretta e da utilizzare per dormire sonni tranquilli. La “nuova” regola si è affinata alla luce delle esperienze più moderne e delle nuove tecnologie disponibili.

E così, all’1 che indicava i dati off-site, si è aggiunto un altro 1 che indica il mantenimento dei dati contenuti in un media off-line. Si tratta di dati conservati all’interno di un dispositivo pur sempre dedicato all’archiviazione ma non collegato ad internet; e preferibilmente allocato in un altro sito diverso dagli altri.

Questo permetterebbe, in caso di perdita dei dati, ad esempio a causa di un attacco hacker, di poter comunque contare sui dati che sono rimasti “isolati” perché non connessi alla rete. Per questo ambito Momit ha consolidato una partnership con Data Storage Security , società specializzata proprio nella conservazione Off-Site e a oltre 100 Km dal Datacenter Supernap.

Infine c’è il numero 0, a consacrare il grado di affidabilità del metodo. Significa poter contare su zero errori rispetto al recupero dei dati archiviati: un test da effettuare già in fase di archiviazione che garantisce accesso costante ai dati. Seguendo questa speciale regola è possibile sfiorare il 100% di possibilità nella tutela dei propri dati.

La strategia di Momit per la sicurezza dei tuoi dati

La tutela dei dati al 100% è un obiettivo che Momit aiuta a raggiungere grazie a tutte le soluzioni integrate a supporto delle imprese e dei professionisti. Si tratta di un servizio di altissima qualità, ben diverso dalla semplice fornitura di spazio cloud o dei server promozionati da altri competitor.

Il servizio di backup di Momit è funzionale e performante grazie all’utilizzo delle tecnologie presenti all’interno del datacenter Supernap Italia e in altri datacenter. Abbandonato il vecchio modello delle copie del backup, operiamo attraverso soluzioni evolute su più datacenter con grande capacità di connettività e di archiviazione. Un’ampia distribuzione delle risorse, infine, riduce a zero la possibilità di errori o di guasti hardware.

La soluzione di Momit permette di accedere allo storico del backup sulle NAS, sull’Object Storage e recuperare singoli file, come quelli cancellati per errore; non da ultimo, il supporto Off-Site, secondo le modalità concordate con il cliente, può diventare On-Line.

Un backup praticamente su misura, utilissimo per le aziende, certo, ma anche, per tutte le webagency che hanno l’esigenza di ripristinare un sito web piuttosto che un’applicazione.

Momit può intervenire facilmente e rapidamente grazie a un team di assistenza dedicato e software all’avanguardia. Possiamo analizzare singole cartelle, o la singola riga di un database, o la singola mail di una cassetta postale. E affianchiamo, sempre, una copia all’interno dello spazio online di Momit alla copia fisica sul computer o server aziendale dei nostri clienti.

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A proposito di sicurezza dei dati, lo sapevate che il 31 marzo viene addirittura celebrato in tutto il mondo il “Backup Day” ??  Archiviare nel modo migliore i propri dati è talmente importante da celebrare una giornata mondiale dell’importanza di salvare i dati, la nostra vita digitale!

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